SCIENZE DELLA VITA


Coinvolgimento


Nell’apprendimento delle scienze della vita il bambino deve percepire la terra e la specie che la abitano come un grande organismo (un ecosistema nel suo insieme), in intima relazione con l’umano. Associazioni alla natura umana e a esperienze conosciute dai bambini vengono usate nella caratterizzazione e la descrizione della natura, in particolari durante il secondo settennio.



Secondo l’età


Fino a circa 12 anni, le scienze della vita consistono nello studio delle piante e gli animali, mentre i minerali vengono studiati alla fine del ciclo, a partire dai 11-12 anni, trattandosi di materia inorganica. A partide dai 14 anni, è possibile entrare più in dettaglio negli aspetti della chimica organica e inorganica, per la quale è principalmente necessaria una comprensione intellettuale[1].


5-9 anni:

Parlare del mondo naturale con similitudini e metafore legate all’uomo. I bambini fino agli 9 anni seguono volentieri storie istruttive in cui la piante o l’animale sono antropomorfizzate; se raccontiamo comegli animali parlano tra di loro, se parliamo degli alberi come esseri con un padre e una madre, eccetera. I bambini, fin dall’asilo, vengono a conoscenza del mondo vivente grazie all’ortaggio, al gioco libero all’estero e ad attività semplici e adattate in relazione con la vita quoditiana. Per esempio, facendo il pane, i bambini sperimentano già il fenomeno della lievitazione. L’essere a contatto con la natura e gli animali li porta già a una famigliarizzarsi con il regno del vivente, che conosceranno sempre più approfonditamente  con il passare degli anni.

ESEMPI


3a/4a classe – 9-10 anni:

Gli animali vanno compresi con una diretta relazione all’uomo, che porta con sé in qualche modo le qualità particolari a ogni specie. L’animale possiede delle particolarità molto pronunciate, sia fisiche che comportamentali. Mentre che l’essere umano è generico e si differenzia dagli animali per la sua posizione eretta e la libertà degli arti superiori. Ognuno può immaginare elementi simbolici e morali che possiamo attribuire a questo importante aspetto. Alcuni animali, più primitivi hanno quasi solo gli orgnai della testa sviluppati, come per esempio il polipo, mentre animali superiori hanno il busto particolarmente sviluppato. Nelgi  animali, “gli arti” hanno la funzione di servire il busto, ovvero la loro vita e riproduzione. Gli uomini invece possono anche servire altri esseri. La testa di tutti gli animali è morfologicamente in continuazione con la colonna vertebrale (in posizione orizzontale rispetto all’uomo): ha quindi una funzione più legata al busto, e assume anchessa il ruolo di servire quest’ultimo. La testa dell’essere umano è invece più indipendente dalla colontta vertebrale e dal busto, e ha una caratteristica che lo distingue dagli animali, il linguaggio. Il linguaggio che, come visto, si fonda sulla relazione che l’essere umnao tesse tra i suoi arti e il suo pensiero. Molto può essere detto di questo tempa, abbastanza elaborato[2]. Viene sfruttato l’interesse che i bambini di 4° elementare hanno per gli animali, nei quali si identificano volentieri grazie alla loro immaginazione. L’uomo non viene ancora studiato in modo separato, ma facendo emergere poco a poco i tratti che lo distinguono dall’animale.


5a classe - 11 anni[3]:

Vengono studiati alcuni animali meno conosciuti, ma la botanica è un tema centrale durante questo anno. Le piante vengono studiate a partire dalla geografia, mantenendo l’elemento vivente, mostrando come sono parte della terra, come si sviluppano su di essa dipendendone fortemente, secondo condizioni ambientali che determinano svariate forme di vita. Le relazioni di interdipendenza, come la catena alimentare, il ciclo dell’acqua, eccetera, vanno trattate con uno sguardo globale, etrando sempre più nel dettaglio con gli anni. La lavorazione dell’orto è un’importante mezzo per trasmettere conoscenze rispettanto tali principi. Nell’ortaggio i ragazzi vengono a conoscenza della geologia, la fauna, la flora nel loro contesto naturale e delle loro relazioni. Inoltre questa attività coinvolge la volontà individuale e risponde al bisogno delgi adolescenti di approcciarsi in modo pratico al mondo : gli individui aquisiscono capacità molto importanti e utili nella vita. Le caratteristiche e le parti delle diverse specie di piante, prima di essere comprese scientificamente, vengono descritte in modo pittorico, comparativo e soprattutto correlandole ad aspetti dell’umano e la sua cultura: per esempio descrivendo l’utilità di diverse piante, o comprendendo l’influenza dell’aria, acqua, il calore e la luce sul suo sviluppo, comparando parti della pianta a un’aspetto dell’uomo, eccetera. Un’esempio[4] è quello di portare i bambini a comparare la loro crescita con quella della pianta. Chiediamo al bambino di ricordare quando era un bebè, e facciamo notare come lo stato d’inconsapevolezza dei bebé assomiglia a quello della pianta che non è ancora emersa da sotto la terra. Poi portiamolo a immaginare quando è cresciuto e ha imparato a parlare, e compariamo questo stadio ai muschi e le alghe. Quando invece ha iniziato a giocare all’aria aperta e prendere piacere per il gioco, all’asilo, compariamolo alle felci… e così via. Evidentemente molti altri esempi possono essere portati secondo l’immaginazione dell’insegnante. Le piante non vengono mai sradicate per essere studiate, per il semplice fatto che una pianta non può vivere in modo indipendente della terra, ma può essere considata come “un’estensione” della terra. Perché studiare le piante à quest’età? Se i bambini fino ai 9 anni si sentono ancora molto legati al mondo degli animali, identificandosi in essi, ai 10 anni hanno la maturità e l’interesse per esplorare anche il mondo vegetale. I bambini sono anche pronti per capire aspetti del sistema osseo umano e le sue dinamiche[5].


6a classe – 12 anni:

Il senso critico inizia ad apparire in questo periodo ed è quindi legittimo presentare materiale di insegmaneto “privo di vita” nel suo contenuto, come la mineralogia. Diversi tipi di roccia sono portati e osservati in classe così come nel loro ambiente naturale. Come visto, questa materia può essere studiata in relazione alla geografia. Lo studio della botanica viene continuato.


7a classe – 13 anni:

Verso i 13-14 anni, i bambini cominciano a perdere l’istinto di cosa è buono per la loro salute, sia per quanto riguarda il cibo che per l’attività fisica per esempio. Questo è quindi il momento appropriato per presentare il tema della salute, mostrando diversi tipi di cibi, scoprendo il loro effetto sul nostro organismo e parlando dell’igene di vita. In relazione alla piante, per esmpio, si può vedere come mangiare delle radici nutre il cervello, che sfrutta i sali minerali, eccetera. Se questo tema viene portato in piena adolescenza (un paio di anni dopo) rischia invece di provocare un certo egocentrismo nell’individuo, che ha già tendenza a volgere lo sguardo verso se stesso su questi aspetti.


8a classe – 14 anni:

Continuazione dello studio classe precedente in relazione con la chimica. Studio di tutto l’organismo umano, evitando di isolare le parti, come tipicamente presentare lo scheletro nudo, per esempio.



Interdisciplinarità


Innumerevoli legami con altre materie sono possibili nello studio delle scienze naturali, in particolare con la geografia. Le arti vengono poi implementate per elaborare gli argomenti, come il modellaggio, il disegno e la pittura.  





Note:

[1] Per più dettagliati sul curriculum, in partoicolare per quanto riguarda le classi fino alla 12esmia, si trovano nel libro: "The Tasks and Content of the Steiner-Waldorf Curriculum", edited by Kevin Avison, Martyn Rawson and Tobias Richter

[2] consiglio la lettura della conferenza data Rudolf Steiner data il 13 Agosto 1923 a Ilkley.

[3] A  modern art of education

[4] Discussion with teachers

[5] Human values in education-lecure 3 – 19 luglio 1924